Partecipare a The Others rappresenta per la nostra galleria un’opportunità unica di far dialogare le nuove voci dell’arte contemporanea con un pubblico dinamico e ricettivo. Questo progetto fieristico, nato per valorizzare le realtà emergenti e intercettare i linguaggi delle nuove generazioni, sposa perfettamente la nostra visione curatoriale e il desiderio di esplorare la pluralità delle espressioni artistiche attuali.
La nostra installazione studiata per l’occasione, dal titolo Rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori, prende spunto da una citazione da Uno, Nessuno e Centomila di Luigi Pirandello e traduce in arte l'idea di trasformazione, rinascita e riscoperta dell’identità. Non solo quindi un’esposizione fieristica, ma un vero e proprio dialogo immersivo con lo spazio architettonico e le emozioni del visitatore. L’installazione è progettata per invitare il pubblico a lasciare dietro di sé preconcetti e abitudini e a immergersi in un nuovo universo espressivo, dove ogni artista contribuisce con la propria visione al racconto collettivo.
Il percorso espositivo inizia in un corridoio stretto, simbolico, curato da Sara Lovari. Questo preludio costringe il visitatore a passare attraverso una sorta di rito di passaggio: abiti anonimi appesi e specchi riflettono sfumature delicate, suggerendo un momento di riflessione. Qui, le opere sono nascoste, separate come maschere pirandelliane, pronte a rivelarsi solo quando il visitatore sarà disposto a scegliere quale visione esplorare.
Nel cuore dell’esposizione, i lavori di Sara Lovari, Flavia Bucci, Ersilia Leonini e Fabio Presti dialogano tra loro, creando un intreccio di rimandi e significati. Al centro, l’installazione di Flavia Bucci emerge come una struttura tridimensionale, una rete di connessioni tra le opere che rappresentano le tensioni e le convergenze del contemporaneo. Non ci sono confini definiti tra le poetiche: si passa dall’architettura alla figurazione, dagli assemblaggi concettuali alle visioni personali in un continuum che invita lo spettatore a trovare la propria interpretazione.
Il vero valore di questa esposizione risiede nel concetto di molteplicità. Non esiste una scelta netta tra linguaggi o stili: ogni opera è una voce distinta, ma l'insieme crea un dialogo che rappresenta la complessità del nostro tempo. Come ci suggerisce Pirandello, la nostra identità non è fissa, ma si evolve e si riscopre in ogni cosa che ci circonda. Allo stesso modo, la nostra proposta espositiva invita il pubblico a esplorare e a lasciarsi attraversare dalle molteplici identità dell’arte contemporanea.
Inoltre, siamo particolarmente orgogliosi di collaborare con realtà come Pi greco Bottega di Ingegneria, che ha reso possibile la realizzazione dell'installazione site-specific di Sara Lovari, fornendo il supporto tecnico necessario per creare un’esperienza immersiva che dialoga con l’architettura e il concetto. La sinergia tra arte e tecnica rappresenta un ulteriore valore aggiunto che ci permette di portare un progetto di alta qualità a un pubblico internazionale.
Partecipare a The Others significa non solo mostrare il lavoro degli artisti, ma contribuire attivamente a una piattaforma curatoriale innovativa, capace di rompere le barriere di un sistema dell’arte spesso autoreferenziale. The Others è un luogo dove il nuovo, l’inatteso e il provocatorio si incontrano, offrendo un punto di vista alternativo e vivace sull'arte contemporanea.
Per noi, essere parte di questo evento non è solo una conquista, ma una tappa fondamentale di un percorso più ampio: quello di creare uno spazio dove l’arte possa essere vissuta in maniera autentica, senza mediazioni, e dove ogni spettatore possa sentirsi parte di un dialogo più grande.
Vi aspettiamo dal 31ottobre al 3 novembre all’International TrainingCenter of the ILO di Torino pervivere insieme questa esperienza.