Queste prime settimane del 2022 portano in galleria due nuovə artistə: Paolo Casazza e Silvia Pavarini. Due artisti stilisticamente molto distanti ma entrambi arrivati all’espressione pittorica dopo essere passati dal mondo della grafica.
Paolo Casazza (1983) dopo gli studi al Liceo Artistico di Varese, prosegue la sua formazione alla scuola di grafica e comunicazione “Arte e Messaggio” fondata da Bruno Munari a Milano. Il primo lockdown è per lui l’opportunità di dedicarsi a tempo pieno alla pittura, sempre praticata anche negli anni precedenti ma secondariamente rispetto all’attività di grafico. Della sua ricerca dice:
“Il mio approccio alla pittura è esclusivamente frutto di una totale disattenzione a ciò che quotidianamente mi circonda, mi occupo unicamente di ciò che implica uno smarrimento: attraverso questa ginnastica di lontananze mi alleno a razionalizzare la considerazione di una “alternativa”, dunque a uscire dall’ottica per la quale la nostra zona di comfort sia l’unico mondo possibile o la sola realtà auspicabile.”
Silvia Pavarini (1975) si forma presso l’Accademia d’Arte NABA di Milano e a sua volta si dedica, inizialmente, all’attività di grafica pubblicitaria. Nel 2014 decide di dedicarsi completamente alla sua arte, mai abbandonata, nella sua urgenza di
“guardare il mondo con un sentimento puro e di comunicare le emozioni più delicate e sincere, in armonia con la natura”.
In meno di dieci anni di attività artistica le sue opere toccano, che sia fisicamente o tramite pubblicazioni specialistiche, le sponde di più oceani, approdando in America del Nord (New York, California, Texas), in Australia, a Singapore, passando per Scozia, Spagna, Francia e Germania.