Pugliese di nascita, Ilaria Del Monte frequenta il liceo artistico di Matera e si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2020 la televisione francese Med in Arte le dedica un documentario ambientato a Milano. I disegni e i dipinti di Ilaria Del Monte sono delle narrazioni raccontate con mano sapiente e un’intelligenza concettuale, matura e trasversale. I segni a matita su carta come le pennellate a olio della Del Monte rappresentano mondi costruiti con un’apparente classicità mutuata dalla tradizione pittorica novecentesca, ma che si rivelano ineluttabilmente, sotto le spoglie di maniera tracciate dalla mano, organismi di congetture cerebrali che si svolgono come un tentativo di scardinare gli equilibri consolidati, aprire una finestra mentale rivolta alla fantasia e alla speranza. La sua poetica è di matrice situazionista con una derivazione nietzschiana nel senso dato dal filosofo tedesco all’arte che per lui assume il valore di liberazione dell’uomo dall’oppressione della razionalità permettendo all’individuo di esprimere la propria creatività – e quindi la sua irrazionalità – in un mondo che tende a distruggerla.
La pittura di Ilaria Del Monte si nutre di un incontro tra sogno e realtà, tra il quotidiano e l’immaginario fantastico. Attraverso l’uso sapiente della luce e del colore, l’artista crea ambienti domestici che si popolano di presenze selvatiche, animali e vegetali, in un gioco di sovrapposizioni tra ciò che è visibile e ciò che rimane nascosto. La sua ricerca trova le radici nella tradizione surrealista femminile, che esplora il sogno, l'inconscio e l'irrazionale, ma anche la dimensione magica e simbolica della realtà.
Le protagoniste delle sue opere, spesso bambine o giovani fanciulle, abitano spazi sospesi, intrisi di protezione e minaccia, come in un bestiario medievale che si intreccia con la quotidianità. In queste visioni, l’atmosfera si fa delicata e inquietante, dove il velo di una fiaba nasconde il sogno tradito dell’umanità, rivelando anche una sottile angoscia e precarietà. L’incontro tra l’ordinario e il soprannaturale, che per molte artiste surrealiste ha rappresentato un cammino di emancipazione personale, è fondamentale nella sua produzione.