Elisa Zadi è nata ad Arezzo. Nel 1996 si diploma come Maestro d’Arte e nel 1998 ottiene con il massimo dei voti la Maturità d’Arte Applicata in Moda e Costume Teatrale presso l’Istituto Statale d’Arte Piero della Francesca di Arezzo. Lo stesso anno si iscrive alla Facoltà di Lettere che lascia due anni dopo. Nel 2007 si diploma con lode in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze con una tesi su Sergio Vacchi; dal 2007 al 2009 lavora nella stessa cattedra come “Assistente Tecnico di Laboratorio”. Nel 2009 si abilita all’insegnamento delle Discipline Pittoriche tenendo attualmente la cattedra presso il Liceo Artistico Porta Romana di Firenze. Nel 2010 ottiene con lode il Master di II° livello in “Architettura e Arti Sacre” presso l’Università Europea di Roma. Dal 2013 viene segnalata fra gli artisti emergenti nel Catalogo dell’Arte Moderna edito da Mondadori. Dal 2018 collabora con l’Università UEL di Firenze. Attualmente vive e lavora a Firenze.
Fra le principali partecipazioni artistiche si ricorda Cara Enfanta presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Bau-tredici presso GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, Vitamine- tavolette energetiche presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e Museo Novecento di Firenze, Looking for Monnalisa presso Castello Visconteo e Palazzo Broletto di Pavia; fra i numerosi Premi si ricorda la selezione Premio Combat e Premio Cairo Arte nel 2015, la Residenza Terra Madre, Il Premio Limen 2014 e il Premio Casorati nel 2008. Vince numerosi concorsi letterari fra cui Maresca Giovani, il Premio Renzino con la poesia Montagna incantata e il Premio Danilo Masini che la inserisce nell’antologia Poeti italiani del nostro tempo. Di recente la Fondazione del Premio Mario Luzi ha selezionato alcune sue liriche per la pubblicazione dell’Enciclopedia di poesia contemporanea 2021. Nel 2021 pubblica con Polistampa la sua prima silloge poetica "Il profumo del Giglio".
“Poche cose contano, non il nulla
ma quanto basta. L’essenziale”
Elisa Zadi esordisce nel 2005 con una serie di autoritratti che si riveleranno indagine introspettiva a lei necessaria e che permarrà come uno dei temi centrali della sua ricerca.
Dal 2008 il suo interesse si concentra sulla figura umana, soprattutto femminile, indagata con una cruda e introspettiva frontalità: questo origina dei lavori pittorici che si esprimono in polittici; i soggetti si compongono in una narrazione ritmata e concettuale, che si intensifica nel 2013/14 con delle serie pittorico-installative di grande formato, che ricostruiscono attraverso la frammentarietà della tela uno spaccato di esistenzialità quotidiana.
Dal 2015 la figura umana diventa simulacro della sua essenza attraverso opere-vestiti che rivelano una continua ricerca di materie e materiali, in cui il margine della pittura estende i propri confini abbracciando varie discipline dando vita a installazioni interattive e performative.