Elia Fiumicelli, nato nel 1994 a Montevarchi (AR), è un artista con radici a Stia, nel Casentino, una valle ricca di tradizioni da cui trae ispirazione per i suoi studi. Dopo aver frequentato la sezione "Design del tessuto" all'Istituto d'Arte "Piero della Francesca" ad Arezzo, ha mostrato un talento precoce. Durante gli anni scolastici, alcune delle sue opere sono state selezionate per decorare l'Ospedale San Donato e il Comune di Arezzo.
Il supporto dei suoi insegnanti lo ha portato a iniziare un percorso espositivo già in giovane età. Nel 2013, completati gli studi, ha svolto uno stage presso "La Mantero Seta" a Como, lavorando nella sezione "Divisione Donna". Qui ha cominciato a disegnare tessuti, alcuni dei quali sono stati presentati a Parigi durante la "Fiera Premièr Vision".
Successivamente, è stato inserito nella factory di La Mantero, dove ha collaborato con artisti e designer da diverse parti del mondo. Nel frattempo, ha sviluppato una carriera artistica parallela dedicandosi alla pittura, creando uno stile personale riconoscibile. Dal 2016 ha esposto con successo in Italia e all'estero presso ExpArt Studio&Gallery a Bibbiena (AR).
Nel 2017, ha iniziato a lavorare presso "Freschi e Vangelisti", un'azienda orafa in Toscana, dove ha sperimentato il design 3D dopo un'esperienza come modellatore di cera.
Il 2018 è stato un anno formativo intenso per Elia. Ha partecipato a un corso di fotografia organizzato dal CIFA di Bibbiena e a corsi sulla gioielleria e la ceramica presso LAO Jewellery School di Firenze.
Nel 2019, Elia ha realizzato sculture con materiali di riciclo e opere focalizzate sull'inquinamento. Ha collaborato con la Galleria Farina a Bologna e ha realizzato il suo primo murale a Castel San Niccolò. Nel 2020, ha dipinto un murale chiamato "Le mani lussuose", suscitando l'interesse dei media. Nel 2021, ha esposto in diverse gallerie, partecipato a eventi e si è piazzato al secondo posto in "Casentino's Got Talent".
Nonostante la chiusura causata dal COVID-19, ha continuato a esporre e nel 2022 ha partecipato a "Naturalmente Pianoforte" a Pratovecchio. Nel 2023, ha collaborato con la Galleria Silvia Rossi a Bibbiena, ottenendo successo anche all'estero.
Sono nato e cresciuto nella terra Toscana, in Casentino, la mia conoscenza della tecnica artistica la devo ai tempi della scuola, all’istituto Piero della Francesca di Arezzo, nella sezione tessuto.
Io, come ragazzo non udente, ho da sempre avuto un ricco mondo interiore che chiede con forza di venire fuori e di potersi esprimere al meglio e così già negli anni scolastici aretini ho iniziato il mio percorso artistico ed espositivo grazie al sostegno dei miei professori intenti a voler valorizzare e far maturare il mio talento ancora acerbo. Terminati gli studi, mi sono recato a Como, come stagista presso la Mantero Seta, una azienda leader nel settore della seta.
Qui ho lavorato fianco a fianco con importanti artisti europei e ho imparato tanto del decoro e del disegno tessile, nasce sempre qui il simbolo che mi contraddistingue, il cacatua.
Attualmente lavoro presso un'azienda orafa casentinese “Freschi e Vangelisti", come il progettista 3D dopo aver fatto un’esperienza come modellatore di cera e dove ho approfondito la conoscenza della tecnica della scultura. E’ durante questo ultimo periodo che ho potuto fare un’esperienza che da sempre mi attirava tanto, un disegno murales. Mi hanno infatti dato la possibilità di dipingere con una mia opera alcune pareti esterne della fabbrica dove lavoro e così ho creato “ le mani lussuose” dove il soggetto principale è rappresentato dalle mani, mani che parlano al mio posto. Un altro tema che mi sta molto a cuore è quello dell’inquinamento così nel 2019 è nata la mostra “ri-guardo la primavera” dove ho cercato di far capire a chi osserva le mie opere che dai rifiuti e dall’inquinamento di cui sommersi può nascere qualcosa di buono. Sono nate durante questo periodo le mie sculture fatte con materiali di riciclo come cartone e plastica e alcuni miei quadri sull’inquinamento. Nelle mie opere metto, comunque, tanti simboli e gesti per poter sopperire alla potenza delle parole cercando di richiamare l’attenzione dello spettatore su temi a me cari.